Emergenza Coronavirus- sabato 29 febbraio 2020
Come anticipato, l’azienda si è subito mobilitata per assicurare il miglior presidio della situazione a tutela dei dipendenti e della clientela.
Vi aggiorniamo con i riscontri della seconda sessione dell’unità di crisi riunitasi oggi.
Tale unità, presieduta dal Vice Direttore Generale, Giuseppe Lasco, ha visto la partecipazione, oltre che del responsabile RUO anche di tutti i Datori di Lavoro di Poste Italiane, delle strutture tecniche competenti alla gestione della crisi (Tutela Aziendale e Governo Rischi di Gruppo) e delle altre strutture aziendali di supporto (Sistemi Informativi e Comunicazione).
Sono stati rappresentati gli aggiornamenti legati all’evoluzione della situazione con riferimento anche all’ordinanza emessa dal Ministero della Salute in data 21 febbraio u.s. e relativa, in particolare, ai comuni della provincia di Lodi e quella relativa al comune di Vo Euganeo (PD).
Sono state, inoltre, ribadite le misure informative e di prevenzione già messe in campo (in particolare la rapida fornitura di materiale di profilassi) fino ad oggi dall’Azienda in ottemperanza con quanto imposto dalle Autorità e di cui si è decisa l’estensione agli ulteriori Comuni individuati dalle ordinanze pubbliche susseguitesi.
Nel merito, è stato deciso di:
a) Procedere, in via d’urgenza, alla chiusura, fino a lunedì incluso, degli uffici postali e dei centri di recapito rientranti nei comuni individuati dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 febbraio u.s.; resta salva la possibilità di proroga di tale misura, all’esito del confronto con le Autorità preposte (es Prefetture), che tenga conto anche della qualificazione del servizio reso dalla nostra Azienda.
b) Esonerare dalla prestazione, in ottemperanza alla sopra citata ordinanza e nelle more di più approfondite verifiche (qualificazione del servizio reso dall’azienda, possibilità di segmentazione della popolazione aziendale interessate in relazione all’effettivo lavoro svolto, etc.) il personale residente nei comuni individuati dalla più volte citata ordinanza, sebbene la sede di lavoro sia fuori dal cratere di diffusione del virus.
c) Proseguire nelle altre azioni precauzionali già stabilite nella riunione precedente del comitato.
d) Applicare le indicazioni di cui sopra anche alle Società del Gruppo, laddove ne ricorrano i presupposti di localizzazione.
Confermiamo che siamo in costante contatto con le Prefetture interessate e con il Ministero della Salute e che la situazione territoriale è attentamente monitorata. Nell’assicurarvi che sarà nostra cura fornire solleciti aggiornamenti, inviamo cordiali saluti.
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