Comitato di Crisi del 14 marzo 2020- domenica 15 marzo 2020
Anche oggi si è riunito il Comitato di Crisi per la gestione del rischio Coronavirus.
In via preliminare, sono stati rappresentati gli aggiornamenti legati all’evoluzione della situazione con riferimento sia allo scenario nazionale generale che all’impatto su Poste.
Sono state, inoltre, ricapitolate le ulteriori misure preventive/informative definite dal precedente comitato e ne è stata rappresentata l’implementazione e/o l’avanzamento.
La discussione odierna è stata focalizzata, anche alla luce dell’aggravarsi della situazione, sui seguenti temi:
• Esame puntuale del Protocollo Governo Parti Sociali del 14 marzo 2020, contente le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
• Situazione relativa alla continuità del servizio, anche con riferimento al settore corriere.
Nel merito, esaminato anche il protocollo di cui sopra, sono state definite ulteriori misure organizzative:
1. Immediata e ulteriore implementazione su tutti gli ambiti organizzativi, ivi inclusi i siti operativi e di produzione, delle modalità di organizzazione del lavoro (es: rarefazione dei turni di lavoro, sospensione dell’attività lavorativa),già oggetto di approfondimento e comunicazione alle OOSS, che, riducendo la concentrazione di personale in servizio, permettano il rispetto delle indicazioni fornite dal protocollo con particolare riguardo alla distanza interpersonale di 1 metro.
2. L’impossibilità di garantire nei processi di lavoro o di rapporto con i clienti/fornitori la misura di cui al punto precedente, comporta, ovviamente, la obbligatorietà di adozione di DPI, in particolare, mascherine filtranti.
3. Rafforzamento ulteriore delle attività di pulizia ordinaria degli ambienti di lavoro, in particolare con riguardo a MP e PCL, con cadenza giornaliera e prima dell’inizio dell’attività lavorativa; per le attività in turno verrà rapidamente valutata l’adozione di misure specifiche.
4. Ulteriore indicazione formale circa la necessità di ricorrere all’utilizzo dello smart working per le risorse di staff e indiretti di produzione, al fine di assicurare che nelle strutture direzionali di centro e di territorio sia presente in servizio esclusivamente il personale utile a garantire il presidio minimo necessario al funzionamento dei processi operativi\produttivi.
5. Monitoraggio costante da parte delle Unità di Business circa l’effettiva implementazione delle misure normativamente previste, anche alla luce dei chiarimenti forniti dal protocollo.
6. Ulteriore sensibilizzazione della clientela, anche attraverso una specifica campagna informativa, circa l’opportunità e la possibilità di utilizzo dei servizi aziendali con modalità alternativa all’accesso fisico agli uffici di front office.
7. Verifica con le Autorità regolamentari e di vigilanza in ordine alla possibilità di adottare provvedimenti utili a garantire, contestualmente, il rispetto delle misure previste a tutela dei lavoratori e l’obbligo di garantire il servizio.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento si rendesse necessario.
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