UNITARIA- domenica 15 marzo 2020
Siamo nel pieno di una crisi sanitaria senza precedenti, una emergenza oramai planetaria che impone fermezza e un decisionismo improntato alla massima responsabilità.
Pur apprezzando il lavoro del Comitato Centrale di Crisi, segnaliamo, ancora una volta, evidenti limiti sull’operato della catena di comando insita alle due grandi Divisioni (MP e PCL) che ancora oggi non riesce a far rispettare sul territorio tutte quelle misure emergenziali concepite dalla nutrita attività regolatoria del Governo, Regioni, Sindaci, Organi Prefettizi, Attività Sanitaria e, da ultimo del Protocollo tra Governo e Parti Sociali.
I comunicati del Comitato di Crisi omettono di indicare le figure professionali e ruoli a cui sono affidati compiti di verifica e di vigilanza sulla puntuale ottemperanza delle misure diramate. Nonostante i ripetuti inviti e raccomandazioni di tutte le parti in causa, Governo in primis, le strutture di COO, quelle ad alto contenuto tecnologico, ancora non concedono il lavoro da remoto (smart working).
Pertanto, laddove dovessero emergere situazioni di ambienti di lavoro, ovunque essi dislocati (MP-PCL-COO-Aziende del Gruppo/Postel), nel cui ambito non fossero rispettate le forniture delle Dotazioni di Protezioni Individuali (mascherine a norma, guanti, gel igienizzanti, attività di sanificazione, pulizia di livello adeguato alla gravità del momento) ovvero, nonostante la pianificazione di rarefazione dei turni, non venisse rispettata la distanza minima sociale tra persone, di almeno un metro, l’Azienda anche tenendo conto delle segnalazioni degli RLS, figure deputate per legge alla tutela e salvaguarda della salute dei Lavoratori, dovrà nell’immediato sospendere l’attività e procedere alla temporanea chiusura degli uffici/centri/stabilimenti interessati. La relativa riapertura avverrà solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone adeguati livelli di sicurezza. Al fine di rendere omogeneo sul territorio tale processo, sempre in assenza delle previste prescrizioni, le Strutture Territoriali Sindacali comunicheranno la sospensione dell’attività lavorativa nei siti carenti individuati.
Infine, per quanto attiene l’obbligo di presidio delle attività di Poste in favore del Paese, chiediamo che in questo momento siano garantiti i soli servizi pubblici essenziali individuati ex legge.
Non possono più ammettersi ritardi o giustificazioni di qualsivoglia natura. La salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori del gruppo Poste Italiane è un bene troppo prezioso, soprattutto in simili, delicati frangenti.
Distinti saluti
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
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Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.