'Slp-Cisl, sindacato che ha maggioranza assoluta degli iscritti in Poste Italiane, esprime ferma contrarietà alla ulteriore quota di privatizzazione dell'azienda, considerandola una cessione inaccettabile di un patrimonio essenziale per il nostro Paese.
In caso di reale considerazione di questa ipotesi, mobiliteremo 120.000 lavoratori e le loro famiglie, organizzando presidi in tutta Italia durante il periodo di campagna elettorale delle elezioni europee per sensibilizzare i partiti politici ed impedire la svendita della più grande azienda di servizi del paese''.
È quanto sottolinea in una nota il segretario generale del Slp Cisl Raffaele Roscigno. ''Poiché la paventata cessione delle quote di Poste Italiane detenute dal Mef è collegata al Piano Industriale, previsto entro marzo 2024, Slp-Cisl adotterà ogni forma di azione per impedire che l'ulteriore sacrificio dei lavoratori postali possa agevolare l'interesse di fondi di investimento avidi. I primi segnali saranno evidenti a partire da gennaio prossimo nel rinnovo del Ccnl, dove non faremo sconti a nessuno'',
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.