La fragilità della demagogia nei tempi moderni.- venerdì 19 luglio 2024
La fragilità della demagogia nei tempi moderni.
Abbiamo letto con grande attenzione, ed altrettanto stupore, le riflessioni estive del segretario regionale Uil Poste, sull’attuale fase di rinnovo contrattuale, un autentico atto di istigazione volto a boicottare il percorso assembleare che di certo, date le premesse, almeno per quanto ci riguarda, non si fregierà dei connotati dell’unitarietà.
Tempi moderni, vizi antichi, sempre gli stessi, quello di dichiarare il SI’ al centro, nel corso dei lavori del tavolo negoziale, per poi avanzare il NO in periferia, nell’incapacità di spiegare, argomentare, convincere la propria base sui motivi di una scelta, di una condivisione fornita a pochi mesi dalla scadenza del precedete contratto, già di per sé punto di estremo valore. Un rinnovo che comporta consistenti avanzamenti sul fronte normativo, unitamente ad una proposta economica che non conosce eguali nella nostra storia dell’ultimo ventennio. Siamo consapevoli che ogni rinnovo è figlio dei propri tempi, ma solo uno sprovveduto può non comprendere che la distribuzione temporale di quelle tranche risulta legata alle semestrali, ossia all’andamento del conto economico: prima si introita, poi si paga.
Vorremmo ricordare, non all’uomo della strada, sempre con rispetto parlando, ma all’autorevole dirigente sindacale, che il Contratto Collettivo si costruisce in due, parti e controparti, soggetti portatori di interessi diversi e di sovente contrastanti, non perdendo mai di vista l’elemento della sostenibilità, quello delle compatibilità di bilancio, convinti come siamo che solo in un’azienda in salute si possono costruire tutele, costruire garanzie all’altezza dei nostri tempi e della più grande azienda di servizi del nostro Paese.
Infine, il rinnovo va valutato contestualmente al varo di un impianto di Politiche Attive con migliaia e migliaia di assunzioni stabili (tra politiche attive e assunzioni da mercato esterno), al riordino della Logistica che porterà ii GRUPPO a rivestire un ruolo leader tra i players globali dei mercato della distribuzione e pacchi. Una strategia a tutto tondo che pone le basi per un futuro di speranza per i tanti giovani inseriti senza soste negli organici della grande famiglia professionale del Gruppo.
E’ tempo di coraggio, è tempo di diffondere tra la gente, la nostra gente, verità, ripudiando sterili e comodi populismi, senza lo sforzo di una mediazione, solo per sintonizzarsi con gli umori della popolazione rappresentata, cavalcandone le onde emotive più estreme, senza freni ideali, senza prospettive a lungo periodo, dando spazio alle pulsioni più istintive, pur di racimolare qualche consenso in più, e soprattutto in contrasto con quelle che sono le scelte dei propri riferimenti di vertice.
Sono tutte dinamiche che interessano poco questo Movimento Sindacale, saldato da sempre all’ancora della responsabilità, un Sindacato che ha saputo alimentare nel tempo uno tra i Sistemi di Relazioni Industriali più avanzati nel panorama del mercato dei lavoro dì questo Paese, da difendere e tutelare.
MI PREMIA O NON MI PREMIA? LA MARGHERITA DELLA MERITOCRATICA Si sa, l’ambizione è legittima, ma quando l’aspettativa diventa ossessione fa più danni che benefici. Anche quest’anno è andata in scena la giostra delle meritocratiche, contornata da gossip, faccendieri, masanielli e chi più ne ha più né metta.
Prescrizioni La risposta del nostro RLS a una *sigla sindacale minoritaria* che si è svegliata dopo un lungo letargo.
Il marinaio ... Il marinaio aveva promesso un porto sicuro, alla fine li ha lasciati in mare aperto.